Testata registrata al Tribunale di Salerno
18 luglio 1996 n° 953
Marco Galdi sotto la lente de IL GIORNALE DI CAVA
Il punto di forza della candidatura di Marco Galdi: la “continuità amministrativa”; i suoi obiettivi “ambiziosi ma non irrealizzabili”; le prossime amministrative: “potrei vincerle al primo turno”.
Scopriamo il candidato sindaco Marco Galdi attraverso l’intervista de Il Giornale di Cava
Quali sono i punti di forza della sua candidatura che dovrebbero portare i cavesi a votarla?
Credo che il punto di forza più importante della mia candidatura sia la continuità amministrativa: le città che cambiano veramente sono quelle che hanno un governo stabile negli anni, come è accaduto a Salerno, a Mercato San Severino e come, purtroppo, a Cava non accadeva da tempo. Se dovesse essere eletto un altro Sindaco, avrebbe naturalmente bisogno di tempo per orientarsi sulle singole pratiche, per conoscere i dipendenti, per riprendere un percorso lì dove è stato interrotto... Continuità, invece, vorrebbe dire completare le grandi opere, rilanciare ulteriormente il turismo, che ha già registrato un netto incremento di presenze dal 2009 al 2014 (da 25.000 ad oltre 70.000), riqualificare le frazioni con i 20 milioni di euro già assegnati dalla Regione Campania sulla futura programmazione dei fondi strutturali, risolvere i problemi che ancora sono sul tavolo e puntare decisamente a garantire la qualità della vita...
Quali sono i tre principali problemi della città?
Alcuni problemi sono stati risolti in questi anni, come il risanamento finanziario della Metellia, altri sono in via di soluzione, come la discarica di Cannetiello... Ma ne rimangono ancora da affrontare in modo deciso, come la raccolta differenziata, che deve necessariamente attribuirsi all'unico gestore (Metellia), così permettendo una importante riduzione dei costi ed un miglioramento generale del servizio di igiene urbana; o come il completamento del sistema fognario cittadino... I problemi più complessi da affrontare, però, sono immateriali. Ne indico due:
1. La carenza di lavoro: rendere la città più bella, come stiamo facendo, ma lasciarla inospitale, perché non permette alle persone di viverci, non trovando lavoro, serve a poco. La grande scommessa da vincere è creare le condizioni per cui si moltiplichino le opportunità di lavoro. E' la scommessa più difficile, perché vuol dire operare uno sviluppo reale: ma fra il rilancio del turismo, la revisione delle norme tecniche del Piano ASI, che consentiranno insediamenti plurimi in zona industriale, il nuovo Piano Urbanistico Comunale, il nuovo Ospedale e la Fondazione per l'innovazione da insediare nell'area dell'ex Manifattura Tabacchi ... molto si può fare nel prossimo quinquennio.
2. la mancanza di senso civico: dopo cinque anni di "amministrazione del fare" ho compreso che è fondamentale instillare la consapevolezza che la Città è veramente di tutti e che sporcarla, vandalizzarla, violentarla vuol dire negare una possibilità di convivenza civile e negare la possibilità stessa dello sviluppo.
5 obiettivi che Marco Galdi Sindaco realizzerà:
Su 30.000 mq la realizzabilità dell’ospedale è concreta... Ma con quali fondi intende finanziarla?
L’azienda ospedaliera universitaria di Salerno ha avuto attribuiti 1037 posti letto ed attualmente ne mancano all'appello circa 200. La Regione dovrà fare un investimento per pareggiare i conti e il costo occorrente per un nuovo ospedale di 300 posti a Cava è certamente minore rispetto all'investimento previsto dal Sindaco De Luca per il nuovo ospedale di Salerno (circa 500 milioni).
In ogni caso anche dal punto di vista urbanistico stiamo lavorando per offrire, nel nuovo PUC, benefit per i proprietari, che decidono di concorrere al progetto della cittadella della salute, con uno scambio volumetria/superficie; attraverso project financing per la gestione dei servizi si possono reperire ulteriori fondi; infine, l'alienazione dei beni dell'Ospedale di Cava, confluiti nel patrimonio del Rugggi d'Aragona, concorrerà in modo significativo a finanziare la spesa.
Le catene indossate nel 2010 sono servite, con il concorso determinante dell'On.le Giovanni Baldi, a salvare l’ospedale dalla chiusura; la mia riconferma potrebbe favorire la costruzione del nuovo nosocomio...
Con quali coalizioni e liste si presenterà?
Attualmente è in corso un dialogo ormai maturo del Movimento civico dei Responsabili per Cava, che mi ha sempre sostenuto in questi anni politicamente difficili, con l'UDC e con Forza Italia. Ma posso dire che per me è strategica l'alleanza con l'On. Giovanni Baldi.
Le liste le stiamo preparando nel segno della continuità con chi mi è stato vicino e del rinnovamento con il concorso di tante persone che si affacciano per la prima volta alla politica con spirito di servizio.
Come eviterà il cambio continuo di assessori?
Il cambio di assessori è stato il frutto dell’instabilità politica generata da compagni di percorso, che adesso non fanno più parte della mia squadra.
Una scelta più attenta dei candidati e degli alleati eviterà per il futuro tali situazioni, garantendo maggiore stabilità amministrativa.
Se dovesse andare al ballottaggio con chi si apparenterà?
Ritengo che al ballottaggio si abbia il dovere di presentarsi con il proprio progetto politico senza accordi e mediazioni sotto banco. Ma potrebbe anche esserci una sorpresa... Con tanti candidati sindaco che aspirano solo ad uno scanno in Consiglio comunale, chi sa che un ampio voto disgiunto non determini le condizioni di un'elezione al primo turno.
Come pensa di far perdonare operazioni come la Cofima e l’ultima della Manifattura?
La Cofima non è un punto di debolezza, come ho detto, di forza...
Quanto alla manifattura, mi pare ci sia il tentativo di mistificare la realtà: l’iniziativa di allocarvi un incubatore di imprese innovative non vincola minimamente il Comune, che, non appena sarà attuata la transazione siglata dalla mia Amministrazione con la Maccaferri, rientrerà nella piena disponibilità dell’antico immobile di Viale Crispi e potrà, ove lo ritenga, entro sei mesi disdire il contratto di comodato gratuito con i gestori dell'incubatore. Se però ci sarà un "Galdi bis", le start up aziendali e tante altre opportunità di sviluppo e innovazione saranno concentrate nelle antiche mura della Manifattura, che potrà tornare ad essere il vero motore dello sviluppo economico della nostra Città, come è accaduto per circa un secolo.
La scacchiera sarà un punto di forza o debolezza?
Non so se si riuscirò a consegnare la piazza finita entro la data delle elezioni... per il ballottaggio però dovremmo farcela... e tante polemiche, sono certo, svaniranno nel nulla...
Tanti candidati, come vede il governo futuro della città?
Rispetto tutti i candidati e non esprimo giudizi su esperienza, competenza specifica né su altro. Ritengo, però, che il novero dei candidati, che realmente possono aspirare ad un eventuale ballottaggio, è ristretto a 2 o 3 persone. Ciò determinerà maggiore frammentazione dell'opposizione e credo una minore efficacia della sua azione, che reputo invece fondamentale in democrazia. Dall’altro canto, ritengo che la frammentazione dell’opposizione potrebbe creare le condizioni per un allargamento della maggioranza che risulterà vincitrice dalle elezioni.
Se dovesse fare parte dell’opposizione?
Non faremo opposizione pretestuosa e guarderemo sempre al bene della Città.
Il Giornale di Cava
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18 luglio 1996 n° 953
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