Testata registrata al Tribunale di Salerno
18 luglio 1996 n° 953

Cava, la Prima Guerra e l’eroico marinaio

Nell’ambito dell’ iniziativa ScavaCava, presso la Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni  si svolgerà la mattina dell’ 8 maggio, dalle ore 10,15 alle 12,30 circa,  un incontro sul tema: Cava e la Prima Guerra Mondiale.

Interverranno: il Sindaco Marco Galdi, la Delegata Marte Matilde Nardacci, il giornalista Vito Pinto, il prof. Salvatore Fasano, la Dirigente del Liceo Scientifico “A.Genoino” Maria Olmina D’Arienzo, gli studenti del Liceo Scientifico “A.Genoino” che hanno collaborato alla realizzazione del libro “Dalla storia alle storie, i familiari cavesi e romani di Domenico Piccirillo, Gerardo Di Agostino (Edizioni Area blu), Tommaso Avagliano (Edizioni Marlin), il prof. Franco Bruno Vitolo, che farà anche da conduttore.

 

È prevista l’apertura di tre finestre:

* La vita quotidiana e le iniziative a sostegno dei soldati al fronte prese a Cava negli anni del conflitto. Sarà incentrata sul libro Dalla storia alle storie (Ed. Marlin), realizzato con il contributo degli studenti del Liceo Scientifico “A. Genoino”, dell’ IIS Filangieri e del Liceo Classico “Marco Galdi”.

*La presenza dei cavesi sul fronte di guerra: le vittime, il ricordo, la conservazione della memoria. Sarà basata su due libri:  L’Albo dei caduti cavesi durante le guerre, di Salvatore Fasano, e Le strade di Cava (Ed. Area Blu), di Salvatore Fasano, Franco Bruno Vitolo, Daniele Fasano, Lara Adinolfi, Beatrice Sparano. Cava è forse la città italiana con più strade dedicate ai propri concittadini caduti durante la Prima Guerra Mondiale (oltre cento!).

* La figura di Domenico Piccirillo (di Vietri sul mare, ma con ascendenze e discendenze cavesi), riscoperta dal giornalista Vito Pinto: egli fu uno dei trenta marinai partecipanti con Gabriele D’Annunzio alla cosiddetta Beffa di Buccari, l’incursione di tre motosiluranti nel porto nemico che ridiede energia e forza all’esercito italiano in crisi e fu uno dei fattori determinanti della svolta positiva della guerra. Sarà anche l’occasione per ricordare l’incidenza sull’opinione pubblica italiana di Gabriele D’Annunzio, che all’epoca della Prima Guerra era il personaggio italiano più popolare e conosciuto.

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18 luglio 1996 n° 953

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