Una donna Presidente del Consiglio Comunale

Di Flora Calvanese

Per la prima volta a Cava de’ Tirreni una donna viene eletta Presidente del Consiglio Comunale, è  Lorena Iuliano, 33 anni, avvocato. Un risultato positivo e significativo per tutte le donne cavesi e per quante in questi anni si sono battute in città perché finalmente si realizzasse una reale parità di genere.

La politica locale era stata fino ad oggi piuttosto restia a cambiamenti in questa direzione. In Consiglio le donne sono sempre state pochissime (massimo 3 su 30) e le assessore  anche (massimo 2); ora pare sia arrivata finalmente una svolta, anche grazie alla legge elettorale che consente la doppia preferenza di genere. Infatti abbiamo in Consiglio 7 donne su 24 componenti e in Giunta tre donne.

Riteniamo che abbiano svolto un ruolo di forte innovazione in tal senso anche il lavoro di Associazioni di Donne che hanno operato per oltre 10 anni su tematiche e politiche di genere come La Rosa di Gerico e Frida, e che abbi svolto un ruolo emblematicamente positivo  anche la candidatura per la prima volta di una donna a Sindaco della città, Cettina Capuano.  Ci dispiace che Cettina Capuano,  pur avendo riportato oltre 1600 voti non sia risultata eletta, per il meccanismo elettorale che premia i voti alle liste invece di quelli al candidato Sindaco,  ma questo nulla toglie alla portata innovativa della sua candidatura.

I migliori auguri a Lorena Iuliano, alle tre assessore, e a tutte le consigliere comunali, in questo momento rappresentate tutte le donne cavesi e siamo sicure che lo farete al meglio, con quella concretezza e senso della realtà tipica delle donne.

Sorvoliamo sulle patetiche discussioni alle quali abbiamo assistito in queste ore sulla capacità di una giovane donna a svolgere il ruolo di Presidente, consentiteci di dire che se si fosse trattato di un uomo, giovane avvocato, nessuno si sarebbe posto il problema. 

Ora Servalli ha completato tutto il quadro di gestione del Comune, può lavorare alacremente per far svoltare  Cava, è quello che la città si augura e attende.