Testata registrata al Tribunale di Salerno
18 luglio 1996 n° 953

Acqua BENE COMUNE CAMBIAMO LA LEGGE

La legge De Luca- Bonavitacola, sul riordino dei Servizi Idrici Integrati, è già passata alla storia, pur essendo stata emanata di recente, il 16 novembre scorso.

Mettiamo da parte la bagarre che si è registrata in aula, durante lo svolgimento del Consiglio, consideriamo solo le modalità.

Lettura del numero degli emendamenti e, sempre nella confusione che si andava allargando, approvazione immediata per alzata di mano.

Spero risulti chiaro che gli emendamenti sono stati solo enumerati e non letti (figuriamoci discussi!) e quindi approvati.

Non giustifico con questa affermazione le modalità di protesta effettuate, ma, e non solo giustifico, comprendo la rabbia dell’impotenza derivata dall’assistere  alla morte della democrazia, tanto auspicata dai nostri Padri Costituenti. Il tutto condito da arroganza verbale, cioè una scelta di vocaboli dispregiativi e lesivi, mascherati da toni scherzosi,  della dignità umana, usati in più circostanze da rappresentanti istituzionali (comitatucoli, personaggetti, per buona pace di papere e asini…).

Badate bene: non siamo per nulla entrati nel merito dei contenuti della legge, per il momento ci stiamo soffermando sulle modalità di svolgimento dell’assise regionale.

Molti potranno obiettare che esisteva già uno spirito di condivisione e coesione all’interno della giunta e del partito che la sostiene. Ammesso e non concesso , lo diceva sempre mia madre. Non concesso in tal caso perché? Se c’era una preesistente condivisione dell’operato, il partito PD di De Luca non presentava una sua proposta di legge, bocciata come tutte le altre.

Ammesso però con un’osservazione: se così fosse realmente, una legge regionale, che riguarda tutto il territorio della Campania, che coinvolge la non azione (per altri l’azione) di ben 550 comuni, di fronte alla presenza di altri consiglieri (seppur di minoranza, rappresentanti comunque di una fetta di elettorato) può essere licenziata senza un minimo di discussione?

Molti altri potranno obiettare anche sul carattere di urgenza che incombeva sulla legge, sul rischio di commissariamento perché ormai superati i limiti di tempo previsti per ridefinire i SSI.

D’accordo anche su questo aspetto, ma ancora una volta la popolazione viene penalizzata dall’incapacità e dall’inefficienza di chi ha comunque governato, seppure precedentemente, lasciando vacante questo settore. Anche ora è il caso di ricordare che la legge era stata anche varata dalla giunta Caldoro, ma bocciata dalla Corte Costituzionale!

Infine, continuando a non entrare nel merito della legge, in quanto un cittadino comune non è tenuto a conoscere nei dettagli una legge, per due ragioni entrambe molto valide: 1- non possiamo essere tutti esperti e /o tuttologhi  2- lo Stato ci ha sempre invitato a demandare , attraverso il voto, chi dovrebbe tutelare gli interessi della società, nel rispetto della sovranità popolare, sancita sempre nella Carta Costituzionale. Voto elettorale e voto referendario. Anche qui ci sarebbe da dibattere, dato che in molti sostengono che l’attuale Governo non sia frutto di un libero voto popolare e, inoltre, ci troviamo di fronte ad un voto referendario, seppur privo di vincolo, molto, molto indicativo della volontà popolare, sempre relativamente alla gestione dell’acqua.

Or dunque il cittadino comune si informa leggendo qua e là, confida spesso nelle opinioni di autorevoli personaggi. Anche a proposito della neo legge De Luca- Bonavitacola, non hanno tardato a manifestarsi magistrati, avvocati, professori universitari, personaggi molto illustri del mondo accademico e culturale. Purtroppo, nonostante il grosso spessore degli interventi, il cittadino comune non capisce se questa legge  è idonea o meno al territorio, se risponde o meno all’esito referendario, poiché c’è chi ritiene sì, chi ritiene no, chi è convinto che sia un progresso per la società, chi invece un passo indietro.

La verità dov’è?

Personalmente ho fatto la mia scelta: se una legge dà adito ad una doppia interpretazione, non può essere una buona legge.

Esempio pratico: consideriamo un fenomeno molto comune, il furto. I legislatori si adoperano per governare questo fenomeno. Possono mai emettere una legge che lasci un minimo di interpretazione personale? Insomma, io, posso rubare o non posso rubare?

I link dove poter leggere le opinioni :
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjpoJ_tj6HJAhXCmg4KHcl1AZ0QFgggMAA&url=http%3A%2F%2Fcorrieredelmezzogiorno.corriere.it%2Fnapoli%2Feconomia%2F15_novembre_18%2Flegge-sull-acqua-campania-vi-spiego-perche-passo-indietro-c73c099c-8e27-11e5-98d3-3cfe8f434bbc.shtml&usg=AFQjCNENMYj79cJuvdhZIZFbN4h8g5f35A&sig2=OOoGjwk36HRtKcKVXBcLWw&bvm=bv.108194040,d.ZWU

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjpoJ_tj6HJAhXCmg4KHcl1AZ0QFggmMAE&url=http%3A%2F%2Fcorrieredelmezzogiorno.corriere.it%2Fnapoli%2Feconomia%2F15_novembre_18%2Flegge-sull-acqua-campania-non-ci-sara-alcuna-privatizzazione-f1d1421c-8e27-11e5-98d3-3cfe8f434bbc.shtml&usg=AFQjCNFNzVrAwB1fxj1gQmfVC4pxvTNQiA&sig2=dfFZCjq8JxRiYlXymPRj_g

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/11/20/no-apre-la-strada-ai-gestori-privatiNapoli01.html?ref=search

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/11/20/la-legge-regionale-rispetta-il-referendumNapoli01.html?ref=search

 

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