Testata registrata al Tribunale di Salerno
18 luglio 1996 n° 953

Tavolo di confronto: No al caporalato e al lavoro nero in agricoltura!

di Paolo de Leo

Al Palazzo dell'Agricoltura si terrà il tavolo di confronto sulle azioni

di contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura alla

presenza dei Ministri Maurizio Martina, Andrea Orlando e Giuliano

Poletti, dei rappresentati del mondo del lavoro, delle imprese

agricole, della distribuzione organizzata e dell'industria alimentare.

Saranno inoltre presenti il presidente dell'Inps Tito Boeri e i

responsabili nazionali della "Rete del lavoro agricolo di qualità".

All'ordine del giorno il disegno di legge presentato dal Governo a

novembre e l'avanzamento dei lavori della Rete del lavoro agricolo di

qualità.    "Abbiamo iniziato un percorso per garantire che dietro tutti gli

alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali - ha

sottolineato Moncalvo, ci sia una storia di qualità che riguarda

l'ambiente, la salute ed il lavoro, con una equa distribuzione del

valore. E questo - ha ricordato - non è possibile se i pomodori nei

campi sono sottopagati a 8 centesimi al chilo e le arance ancora di

meno. "La lotta al caporalato non va in vacanza e lo dimostra il fatto che

oggi siamo qui con tutte le rappresentanze del mondo agricolo e dei

sindacati per fare il punto sulle iniziative di contrasto", afferma il

ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, oggi a margine

del vertice con i ministri del lavoro Giuliano Poletti e della

Giustizia, Andrea Orlando. "E' un fenomeno che dobbiamo assolutamente

contrastare - ha detto - e il 2016 deve essere l'anno della svolta".

Il disegno di legge per contrastare il

fenomeno del caporalato prevede anche piani di accoglienza che saranno

messi a punto e sostenuti da istituzioni nazionali e locali,

organizzazioni no profit e imprese agricole. A mettere l'accento su

questo aspetto è stato il tavolo di oggi con i ministri delle

Politiche agricole Maurizio Martina, del Lavoro Giuliano Poletti e

della Giustizia, Andrea Orlando con i rappresentanti della filiera e

dei sindacati, presenti anche il presidente dell'Inps Tito Boeri e il

leader della Uil Carmelo Barbagallo.

Anche il ministro Poletti è tornato sull'importanza del

tema dell'accoglienza dei lavoratori agricoli, molto spesso immigrati,

"perché quando c'è il periodo della raccolta c'è una grande

concentrazione di persone in un luogo e bisogna rendere decorosa la

vita di una persona e sia meno facile per i caporali infiltrarsi.

Questa azione in passato è stata supportata dal volontariato noi

stiamo costruendo un progetto insieme alle associazioni, perché questo

non sia più soltanto un atto dell'associazionismo ma un atto che le

istituzioni sostengono".


"Siamo di fronte a fenomeni molto diversi tra loro - ha precisato - ma

dobbiamo affrontarlo in tutta Italia nelle diverse e specifiche

condizioni e lo faremo indipendentemente dallo stato di attuazione

della legge, non aspetteremo". Per ora le risorse, tuttavia, non sono

state quantificate, "ogni soggetto destinerà una quota". Un fenomeno

che riguarda anche altri "lavoratori in condizioni di fragilità" non

solo i migranti -ha detto Poletti - per cui bisogna presidiare tutto

questo fenomeno. Non ci troviamo di fronte a un'emergenza ma di fronte

a un fenomeno che ha una lunga storia alle spalle che oggi è urgente e

dunque bisogna affrontarlo con delle politiche di medio e lungo

periodo. Noi vogliamo davvero bonificare il fenomeno".

     Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha detto a proposito delle

dl per il contrasto al caporalato che si tratta "non soltanto di un

inasprimento delle pene ma anche di un cambiamento della natura delle

pene: piuttosto che di una mera sanzione reclusiva si interviene con

strumenti di carattere patrimoniale, la confisca dei beni ma anche del

patrimonio accumulato attraverso il profitto illecito con lo

sfruttamento del lavoro".

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