Testata registrata al Tribunale di Salerno
18 luglio 1996 n° 953
di Walter di Munzio
Quando non si é adusi a gestire il Potere si può incorrere in una serie di comportamenti malati, a volte proprio gli stessi che si erano sino a quel momento duramente criticati e combattuti.
Quando a ciò si aggiungono un pizzico di inesperienza e tanta carenza di senso della misura e del ridicolo si possono commettere errori che somigliano tanto ad attacchi di bulimia compulsiva.
Ed allora può capitare che qualcuno si possa sentire autorizzato ad alzare il telefono per intimare ad una giovane giornalista di fare o non fare specifiche campagne di stampa, di insegnare cosa sarebbe opportuno e cosa chiaramente inappropriato, solo perché interpretabile come libero pensiero contro un supposto gruppo dominante.
Dimenticando che il destino di che conquista posizioni di rilievo è proprio quello di essere criticati, contestati o mandati via.
Tutti i Governi della Città succedutisi negli ultimi anni non hanno insegnato evidentemente nulla.
Servalli ha vinto bene, riscuotendo un consenso ampio ed un credito inatteso. Ma dovrebbe porre maggiore attenzione a coloro che parlano per suo conto danneggiandone l’immagine e forse anche le intenzioni.
Proviamo a sintetizzare le principali azioni da non dimenticare:
Insomma cari amici non dimenticate perché siete stati eletti e cosa dovete fare; il governo è servizio non un mero posto di lavoro.
Infine rispettare la stampa libera ancorché schierata; essa va rispettata non aggredita cercando di intimorire i giornalisti più giovani. Sarebbe una azione inutile e, siatene certi, controproducente.
Il Giornale di Cava
Testata registrata al Tribunale di Salerno
18 luglio 1996 n° 953
Direttore responsbile: Walter Di Munzio