Testata registrata al Tribunale di Salerno
18 luglio 1996 n° 953

Psicopatologia del Potere

di Walter di Munzio

 

Quando non si é adusi a gestire il Potere si può incorrere in una serie di comportamenti malati, a volte proprio gli stessi che si erano sino a quel momento duramente criticati e combattuti.

Quando  a ciò si aggiungono un pizzico di inesperienza e tanta carenza di senso della misura e del ridicolo si possono commettere errori che somigliano tanto ad attacchi di bulimia compulsiva.

Ed allora può capitare che qualcuno si possa sentire autorizzato ad alzare il telefono per intimare ad una giovane giornalista di fare o non fare specifiche campagne di stampa, di insegnare cosa sarebbe opportuno e cosa chiaramente inappropriato, solo perché interpretabile come libero pensiero contro un supposto gruppo dominante.

Dimenticando che il destino di che conquista posizioni di rilievo è proprio quello di essere criticati, contestati o mandati via.

Tutti i Governi della Città succedutisi negli ultimi anni non hanno insegnato evidentemente nulla.

Servalli ha vinto bene, riscuotendo un consenso ampio ed un credito inatteso. Ma dovrebbe porre maggiore attenzione a coloro che parlano per suo conto danneggiandone l’immagine e forse anche le intenzioni.

Proviamo a sintetizzare le principali azioni da non dimenticare:

  1. Il cambio generazionale realizzato è stato un ottimo esito … ma riprodurre i vecchi atteggiamenti tesi a favorire amici e clientele dimenticando nuovamente competenze, professionalità e capacità reali di gestione farebbe ripiombare anche un nuovo gruppo dirigente nella palude delle vecchie pratiche tese a non cambiare nulla ed allontanare la gente dalla gestione della cosa pubblica.
  2. Buona la designazione dell’avvocato Mariano Agrusta all’AUSINO è meritevole per le competenze e le capacità. Dovrebbe entrare in quell’Ente introducendo anche pratiche virtuose tese a far penetrare i principi della pubblicizzazione dell’acqua (come da recente referendum) coinvolgendo i comitati ed i gruppi spontanei che in città svolgono un ruolo trainante per l’intero ambito provinciale.
  3. Quando si nomina uno staff corposo, e soprattutto così numeroso, si dovrebbe porre attenzione e rendicontare alla città sulle competenze individuate. Dovrebbero anche sopperire alle carenze tecniche e di esperienza settoriale della squadra di governo.
  4. Quando si vince con un astensionismo elettorale così ampio, bisognerebbe lavorare per allargare il consenso … mai rinchiudersi nella stretta cerchia politica che ha portato alla vittoria. Sobrietà ed equilibrio dovrebbero sempre essere ben presenti. Si rischia di presentarsi come bulimici in un deposito di dolciumi vanificando il credito ed il lavoro fatto.
  5. Avere coraggio e iniziativa senza mai lasciarsi andare alla tentazione di ostentare quella odiosa arroganza sinora combattuta e la conquistata posizione di potere.

Insomma cari amici non dimenticate perché siete stati eletti e cosa dovete fare; il governo è servizio non un mero posto di lavoro.

Infine rispettare la stampa libera ancorché schierata; essa va rispettata non aggredita cercando di intimorire i giornalisti più giovani. Sarebbe una azione inutile e, siatene certi, controproducente.

 

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