Testata registrata al Tribunale di Salerno
18 luglio 1996 n° 953

Cava de’ Tirreni Nessun allarme per le vaccinazioni. A colloquio con il dr. Michele Adinolfi, pediatra, responsabile del centro vaccini di Cava- Vietri

In tempi recenti alcuni tipi di vaccini sono stati messi in discussione, senza alcun fondamento scientifico si ipotizza che possano scatenare malattie come l’autismo. La diffusione di queste notizie ha portato al rifiuto di questa pratica e negli ultimi giorni l’allarme è stato lanciato. È di pochi giorni fa la morte di pertosse di una bimba di appena 28 giorni.

Secondo l’Istituto Superiore della Sanità sono scese al di sotto del 95% le vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B e la percentuale scende ulteriormente per le vaccinazioni contro il morbillo, la parotite e la rosolia che raggiunge una copertura dell'86%, in calo di oltre il 4% in appena un anno.

 

Per capire come i cittadini Cavesi si pongono di fronte a tale problematica incontro il dr. Michele Adinolfi, pediatra, responsabile del centro vaccini di Cava- Vietri.

D. Innanzitutto quali sono le vaccinazioni obbligatorie?

R. Sono l’antidifterica, l’antitetanica, l’antipoliomielitica e l’antiepatite virale B. Ma in genere il vaccino è somministrato in forma esavalente, ossia la dose racchiude queste più quella contro l’ Haemophilus influenzae b (da con confondere con l’influenza) e la pertosse.

 

D. Ha ancora un senso vaccinarsi contro la difterite?

R. Purtroppo ci sono ancora aree dove è presente, come in Russia, ad esempio  e vaccinarsi è la migliore protezione. Sul mercato poi è difficile trovare il dosaggio pediatrico del singolo vaccino.

 

D. Quali sono le altre vaccinazioni consigliate?

R. Contro il morbillo, la parotite, la rosolia, ossia le malattie cosiddette esantematiche. Soprattutto il morbillo specie nei primi anni di vita è molto pericoloso perché può portare a complicanze di tipo respiratorio molto serie. E  infine sono raccomandate quelle contro le infezioni da pneumococco e da meningococco C.

 

D. Nella nostra città si è avvertito un calo nelle vaccinazioni?

R. Assolutamente no. Posso dire che per l’esavalente siamo nella percentuale del 98 %. Certamente ora i genitori sono più consapevoli e si informano prima di far vaccinare i propri figli, ma questo è positivo. La vaccinazione in sé protegge, ma più alta è la percentuale di immunizzati e più tutti sono protetti. È la cosiddetta “immunità del gregge”, che si perderebbe se ci fosse un calo sostanziale delle vaccinazioni.

 

D. Sempre più spesso si collega l’insorgere dell’autismo alle vaccinazioni fatte.

R. Il problema è collegato soprattutto al vaccino per il morbillo che viene somministrato tra il 13esimo e il 15ecisimo mese di vita del bambino e che coincide solo temporalmente con l’evoluzione della malattia. È una coincidenza temporale e non causale.

 

Per informare i cittadini sull’importanza delle vaccinazioni e sui rischi connessi alle malattie infettive prevenibili con vaccino. è stato ideato il call center nazionale Vaccini e Vaccinazioni. A promuoverlo, il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del ministero della Salute e dall'Università degli Studi di Foggia a cui fa capo il progetto. Il numero verde 800 56 18 56 è attivo il lunedì dalle 10 alle 18. 

 

Magrina Di Mauro

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