Testata registrata al Tribunale di Salerno
18 luglio 1996 n° 953

La generosità di Cava nel rispondere all’appello di Spazio Pueblo per raccogliere beni di prima necessità per i terremotati del Centro Italia

di Magrina Di Mauro

Subito dopo la forte scossa di terremoto del 24 agosto scorso che ha colpito il Centro Italia, uccidendo quasi 300 persone e lasciando centinaia di famiglie sprovviste di tutto, è scattata la gara di solidarietà per inviare beni di prima necessità. L’esperienza delle precedenti emergenze, che purtroppo accadono spesso nel nostro Paese, ha indotto la Protezione Civile a un appello a non inviare aiuti isolati e a non intralciare la macchina dei soccorsi. Spazio Pueblo, presente a Cava de’ Tirreni già da alcuni anni, gruppo di attivisti composto da giovani universitari, si è attivata per organizzare un pronto soccorso mirato, contattando la Protezione Civile del posto e l’associazione Brigate di Solidarietà Attiva - Centro Italia, nata dopo il terremoto dell’Aquila. Quanto raccolto doveva essere consegnato in mani sicure e non essere disperso, perciò solo quando si è reso disponibile un magazzino ad Offida in provincia di Ascoli Piceno la spedizione degli aiuti è partita.

Già nelle prime ore del 24 agosto era scattato il tam-tam sui social e sulle chat dei cellulari per invitare la popolazione Cavese a portare generi alimentari e altri beni da inviare nelle zone colpite. Il popolo Cavese, memore del sisma del novembre 1980 che ha inferto tante ferite nelle nostre zone, ha risposto con grande generosità, portando anche vestiti che non erano previsti tra i beni richiesti. La quantità raccolta ha colto alla sprovvista gli stessi organizzatori che hanno lavorato fino alle tre di notte per imballare i beni per evitare che i cibi potessero essere contaminati e per poi facilitare una più rapida distribuzione. Il giorno successivo i responsabili di spazio Pueblo sono partiti, grazie anche alla ditta Ciro Lodato Traslochi che ha fornito un camion di grandi dimensioni per poter contenere i quasi 400 pacchi. I giovani Cavesi hanno scortato il mezzo di trasporto per poter consegnare i beni e rendersi conto di persona delle altre eventuali necessità. Tutto ciò in stretto coordinamento con la Protezione Civile, il personale specializzato nei soccorsi e la Prefettura. Infatti è stato ribadito di non mettersi in viaggio autonomamente perchè si rischierebbe di essere bloccati.

Attualmente per quanto riguarda Spazio Pueblo la raccolta dei bene è stata sospesa, proprio per evitare che ci sia un accumulo di beni per poi mancare successivamente, come ha ribadito un responsabile della Protezione Civile intervistato da RAINEWS.

Presso lo Spazio Pueblo sono stati imballati ben 387 pacchi di cui 157 contenenti pacchi di pasta, pan carrè, latte, latte di soia, salatini, cibo per bambini, omogeneizzati, cibo senza glutine, merendine, caramelle, succhi di frutta, caffè, tonno, zucchero, farina, sale, olio, croccantini per animali, fette biscottate, marmellata, confezioni d'acqua;133 contenenti confezioni e pacchi di pelati, pomodori, legumi, cibo a lunga conservazione e 97 contenenti pacchi di prodotti igienici, carta igienica, fazzoletti e tovaglioli, posate di plastica, assorbenti, spazzolini e dentifricio, ovatta, pannolini, sapone, shampoo, bagnoschiuma e diverse coperte di lana. La cui distribuzione sul territorio è già iniziata. Infatti, l’associazione riferisce sulla sua pagina facebook che è stato allestito uno spaccio di beni ad Amatrice e un campo con cucina ad Acquasanta Terme a pochi chilometri da Arquata e Pescara del Tronto.

I vestiti che non sono stati accettati sono stati, invece, consegnati a Casa Nazareth, struttura Cavese che da anni opera sul territorio ospitando persone in difficoltà.

Spazio Pueblo ringrazia coloro che si sono attivati per far arrivare  la solidarietà alle terre del Centro Italia in difficoltà; le decine di ragazzi e ragazze che hanno aiutato a chiudere i pacchi, a caricare e scaricare i camion, Ciro Lodato Traslochi per il camion messo a disposizione e Conserve Pancrazio per le confezioni di alimenti donate. “La mobilitazione cittadina a Cava de' Tirreni ha dimostrato ancora una volta che la nostra città ha un grande cuore ed è sensibile al valore della solidarietà. – Conclude il comunicato - Saremo ancora in contatto con le zone colpite dal sisma e aggiorneremo tutti per eventuali aiuti anche quando si saranno spenti i riflettori”.

Magrina Di Mauro

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